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Rivoluzione nel mondo del lavoro: la settimana di 4 giorni diventa realtà per oltre 200 aziende britanniche

  • Immagine del redattore: giacomo bertulli
    giacomo bertulli
  • 29 gen
  • Tempo di lettura: 3 min

Dalle agenzie di marketing alle aziende tecnologiche, passando per le società di consulenza: sono oltre 200 le realtà aziendali nel Regno Unito che hanno ufficialmente adottato la settimana lavorativa di quattro giorni, mantenendo invariato lo stipendio. Questa scelta coinvolge più di 5.000 dipendenti, segnando una trasformazione significativa nel panorama lavorativo.

Un modello lavorativo superato

Joe Ryle, direttore della campagna 4 Day Week Foundation, sottolinea come la settimana lavorativa di cinque giorni sia un modello anacronistico, ideato 100 anni fa e non più in linea con le esigenze attuali. «Come dimostrano le numerose aziende britanniche che l'hanno adottata, la settimana di quattro giorni senza riduzione salariale è un vantaggio sia per i lavoratori che per i datori di lavoro. Con il 50% di tempo libero in più, le persone hanno la libertà di vivere una vita più felice e soddisfacente», afferma Ryle.

I settori più coinvolti

Le aziende che hanno maggiormente aderito a questa nuova modalità lavorativa provengono da diversi settori, tra cui spiccano le Arti Creative e Design, l'Ingegneria e Produzione, il Reclutamento e le Risorse Umane, l'Intrattenimento, la Contabilità, Banche e Finanza e lo Sviluppo Immobiliare, Artigianato e Costruzioni.

La situazione in Italia

Mentre il Regno Unito è all'avanguardia in questa trasformazione, l'Italia sta iniziando a esplorare le potenzialità della settimana corta. Alcune aziende, come Lavazza e Luxottica, hanno introdotto forme di lavoro flessibile, aprendo un dibattito sulle nuove modalità lavorative.

I numeri della trasformazione

Un'indagine condotta la scorsa estate ha rivelato che circa il 6% dei lavoratori a tempo pieno nel Regno Unito уже lavora quattro giorni a settimana. Si stima che fino a 1,5 milioni di dipendenti potrebbero beneficiare di questo approccio innovativo al lavoro. Un sondaggio di Survation rivela che il 58% del pubblico britannico crede che il weekend di tre giorni diventerà la norma entro il 2030.

Reazioni e controversie

Nonostante l'entusiasmo di molti, il cambiamento culturale non è privo di controversie. Alcuni esponenti politici conservatori temono che la settimana corta possa avere un impatto negativo sulle imprese e sulla crescita economica.

Flessibilità e diritto dei lavoratori

Nel Regno Unito, i lavoratori hanno il diritto di richiedere un lavoro flessibile, ma i datori di lavoro non sono obbligati ad accettarlo. Il governo ha dichiarato di non avere piani per imporre alle imprese l'adozione della settimana lavorativa di quattro giorni.

Le nuove generazioni e il cambiamento

Uno studio di Spark Market Research ha evidenziato come i lavoratori più giovani siano i più favorevoli ai nuovi modelli di lavoro. Circa il 78% dei giovani tra i 18 e i 34 anni nel Regno Unito ritiene che la settimana lavorativa di quattro giorni si diffonderà entro cinque anni.

Smart working e ritorno in ufficio

Mentre alcune aziende abbracciano il lavoro flessibile, altre, come JP Morgan e Amazon, hannoRichiesto il ritorno in ufficio a tempo pieno. In Italia, nonostante un iniziale boom dello smart working durante la pandemia, si registra un ritorno al lavoro in presenza, soprattutto nelle piccole e medie imprese.

La settimana corta in Italia: un trend in crescita

Nel 2024, diverse aziende italiane, tra cui Carrefour Italia, Vaillant Group Italia e INPS, sono state premiate per le loro pratiche innovative di lavoro agile. Sebbene meno di una azienda su 10 abbia adottato la settimana corta, questo modello sta guadagnando interesse. Le aziende che hanno implementato o stanno valutando la settimana corta lo fanno principalmente per migliorare l'equilibrio tra vita privata e lavoro, aumentare la soddisfazione e l'engagement dei dipendenti e attrarre talenti.



 
 
 

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